Scrivere come George Orwell #9
MAG 26 2021 / Alessio Beltrami
La ricetta completa di come George Orwell ha interpretato la solita lotta di classe in una lezione che non dimenticherai.
Prima di inoltrarci nel come, iniziamo dal chi e diamo una forma completa al quadro.
Orwell era un poliziotto che si è dedicato alla scrittura dopo anni di servizio. Nonostante avesse una forte inclinazione per la giustizia sociale dell'epoca, ha cercato di rendersi utile in una professione che non gli apparteneva. La sua vocazione era la scrittura. Sbagliare è umano, ma avere il coraggio di abbandonare tutto, cambiare lavoro e girare per Parigi con i senzatetto è sovrumano. Lui lo ha fatto.
Tu non hai bisogno di comportamenti autodistruttivi. Leggere questo articolo rappresenta uno dei tanti passi verso il tuo obiettivo: scrivere storie immortali per i tuoi clienti.
Stai andando bene.
Dunque, analizziamo le due opere più famose di George Orwell e cerchiamo di capire come applicare la metafora dei “maiali parlanti” al Content Marketing.
La fattoria degli animali
È una critica molto fedele della rivoluzione Russa dove ogni animale rappresenta una figura politica ben precisa. È così che ha conquistato la grande fama di cui gode ancora oggi dopo oltre 70 anni dalla sua morte: umanizzando. Questo ci può insegnare una cosa preziosa per la creazione di contenuti per il marketing: smettiamola di trattare le narrazioni dei nostri servizi e prodotti come nuvole grigie senza nome.
Se vogliamo parlare dei problemi attuali, come il riscaldamento globale, i diritti LGBT, la guerra in Ucraina o qualsiasi altro tema, non possiamo limitarci a report noiosi come quelli di molte ONG. Dobbiamo creare una narrazione provocatoria, e per questo servono una faccia e un nome.
Come fare?
Il gioco di Orwell è quello di creare mondi che non esistono, lo fa accendendo l’attenzione grazie all’ironia. E noi dovremmo provare a fare lo stesso. Questo perché l’indifferenza del cliente si sveglia solo di fronte alle esagerazioni.
Un altro grande suggerimento che possiamo prendere dal romanzo è che i grandi scrittori giocano su diversi livelli di profondità. La fattoria degli animali può essere letto da un bambino. Il sapore dell'ingiustizia e del tradimento viene recepito da chiunque.
Questo non vuol dire che devi scrivere favolette, ma tenere sempre a mente che i clienti che entrano in contatto con i tuoi contenuti su sito, email e social, sono spesso distratti e di fretta.
1984
Questo libro è una pura distopia. Qui le tematiche chiave sono molto più sottili rispetto a "La fattoria degli animali".
Il centro del libro è la PAROLA. Come il linguaggio viene usato per mantenere la dittatura. Se cancelliamo fisicamente certe parole o attribuiamo loro un altro significato, eliminiamo la possibilità di generare pensieri di un certo tipo. È questo il grande condizionamento che viene descritto nel libro.
George Orwell ci fa capire con una storia d'amore, usando la chiave dell’emotività, che le parole sono uno strumento potentissimo. E possono essere usate contro di noi senza che la nostra mente se ne renda conto.
Ad esempio, nel romanzo il Ministero della Pace in realtà gestisce la guerra, mentre il Ministero della Verità supervisiona che la verità non venga a galla, con manipolazioni e cancellazione della memoria.
Il mio consiglio?
Stai alla larga dalle parole che sono state violentate dal tuo mercato. Parole vuote usate per pigrizia come: qualità, garanzia, efficacia, convenienza, azienda dinamica e giovanile… non hanno più alcun significato.
Utilizzarle ci mimetizza tra le migliaia di aziende invisibili facendoci sparire. È quella che potremmo definire spazzatura informativa, né più né meno.
Tra l'altro sono promesse vuote a cui il cliente medio è diventato indifferente.
In pratica l’azienda “giovane e dinamica” è stata privata del suo significato esattamente come il Ministero della Pace.
Cosa potremmo dire allora? “L’età media di chi lavora nella nostra azienda è di 28 anni”. Questo è atipico.
La sindrome Paperon de’ Paperoni
Spesso la nostra comunicazione si schiaccia sotto l’unico obiettivo del fatturato, ma i contenuti possono fare molto di più, rendendo la vendita una conseguenza naturale di un lavoro ben più grande.
“Ci sono delle cose che vi toccano da vicino e a cui dovreste prestare attenzione.” Questo è ciò che dovremmo riuscire a comunicare al cliente. Diventando così una risorsa preziosa e affidabile grazie ai contenuti.
Questo perché oggi - come clienti - non stiamo cercando qualcuno che ci spieghi come vivere la vita, e non aspettiamo certo questo genere di consigli da un'azienda. Insomma, nel Content Marketing l’approccio accademico di imposizione della verità non produce risultati.
Quindi, non trattiamo il cliente come se fosse passivo. Rendiamolo invece partecipe per aiutarlo ad arrivare ad una conclusione. La sua.
Le persone che approdano a una conclusione ragionata sono più predisposte ad agire e noi con i contenuti cerchiamo di guidare il cliente all’azione.
Per riuscirci dobbiamo ricordarci sempre che il ragionamento non può essere stimolato da parole vuote, chi ci legge dovrebbe sempre avere la chiara percezione di essere in contatto con un essere umano. E questo non accade con concetti vuoti e prevedibili, ma con idee originali e strade non battute. È proprio quello che succede ne La fattoria degli animali.
Lascia libero il George Orwell che è in te.
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